~ On A Plain. |
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| E' il 1997. Siamo in uno studio televisivo. Barbara Walter sta prendendo un the' con Courtney Love.
B: « Quali sono le cose assolutamente false che dicono su di te? » C: « Che non sono educata e non sono pulita. » B: « Pulita... Come persona o pulita riguardo alla droga? » C: « Entrambe. » B: « Ed è cosi? » C: « Assolutamente no! » B: « Niente eroina? » C: « Oh mio Dio! » B: « Ti sto solo chiedendo quello che la gente si domanda quando ti pensa. Niente eroina? » C: « No, no, no. » B: « Prozac? » C: « No, no, no. » B: « Droghe prescrittibili? » C: « No, il Prozac non è utile a niente. » B: « Hai fatto uso di eroina quando eri in cinta? » C: « Nel primo mese di gravidanza assolutamente si, non l’ho mai negato. Mai. » B: « Sei una brava madre? » C: « Sono una mamma eccellente. » B: « Hai mai fatto uso di droghe di fronte a tua figlia? » C: « Oh mio Dio, che domanda! Mai! » B: « Courtney, è solo quello che la gente pensa. Le persone credono che tu abbia un forte desiderio di morire e che terminerai la tua vita prima del tempo… » C: « Questo e’ il mondo dello spettacolo. Del tipo ” Bene uccidetemi, mettetemi in croce, spogliatemi, rompetemi le braccia ed i denti ”. Ho perso un dente davvero! Guarda! » B: « Come e’ successo? » C: « Vuoi la verità? E' sempre stato li. Poi di punto in bianco e’ sparito! » B: « Perchè, Courtney,dai la sensazione che ti vuoi uccidere? » C: « Sono una ribelle ed una incazzata. Esco fuori di senno per quello che pretende questa società americana; del tipo ” Guarda quella telenovela! Che noia! Non sarebbe più divertente se lei morisse? ”. Ecco cosa vogliono farmi fare. » B: « Sei arrabbiata perche’ tu sei viva e lui, Kurt, no? » C: « Onestamente non più. » B: « E' una storia superata. » C: « ” E’ una telenovela ed è giunto il momento che anche tu muoia!” dice la gente. Io ho una figlia e sentire questo mi fa incazzare. » B: « Dici che la gente pensa questo perchè ti ritiene responsabile? » C: « Una parte di me si sente terribilmente in colpa ed un' altra… Beh, l'ha dimenticato. » B: « La tua infanzia, Courtney, assomiglia ad una telenovela. Così assurda che la gente non ci crede. Ne vuoi parlare? » C: « Non ho mai conosciuto mio padre, quello biologico intendo. » B: « Non lo hai mai visto? » C: « Non esattamente. Ho avuto qualche rapporto con lui. Più che altro degli scontri. Gli hanno tolto la custodia quando avevo tre anni. » B: « Perchè? » C: « Non ha mai avuto il permesso di vedermi dopo allora. » B: « Perchè? » C: « Mi ha dato un acido quando avevo tre anni. » B:« Come?! » C: « Perchè... Non ci crederai mai. Voleva purificare il mio codice genetico: sono per meta’ ebrea e per meta’ irlandese. Lui era un antisemita da generazioni; suo padre lo era e suo nonno… Insomma hai capito. Credeva che dandomi un acido avrebbe creato una razza superiore. Gli agenti hanno provato che lo aveva fatto davvero… Boh, chi lo sa! » B: « E quando avevi 15 anni hai cominciato a viaggiare per il mondo facendo la spogliarellista… » C: « Si, una volta l’ho fatto. Poi ho fatto la spogliarellista per un po’ di tempo. Ricordo che quando avevo 15 anni ho chiamato mia madre dal Giappone e le ho detto ”Sono in Giappone e faccio la spogliarellista.”. Lei non mi ha creduto. » B: « E’ difficile crederlo. Come hai fatto a soli quindici anni ad andare in Giappone e a cominciare una carriera da spogliarellista? » C: « Dovevo solo dare il mio passaporto per tornare indietro una volta che avessi realizzato quello che stavo cercando. » B: « Tua madre è una donna intelligente, una terapista. Cosa e’ stata per te? » C: « Ero la sua prima figlia, tra l’altro di un uomo che l’aveva respinta. » B: « Ti sei sentita abbandonata? » C: « Esattamente. » B: « Per dirne una… » C: « Gia’... Comunque il nome della mia band deriva da una conversazione con mia madre. Le persone pensano sempre che si riferisca a qualcosa di osceno, invece. Mi disse “ Courtney, non puoi andare avanti così, con questo grande buco (Hole) di angoscia solo perchè hai avuto una infanzia difficile. ”. Ed io pensai ”Hole! Che nome stupendo!” » B: « Alcune volte, sul palco tu simuli la morte di tuo marito. Si dice che sia proprio di cattivo gusto... » C: « cosa dovrei fare? Sedere in un angolo, convinta di non saper suonare ed uccidermi? » B: « Cosa vuol dire? Gli rendi tributo in questo modo? » C: « E’ una catarsi. Non sono un pagliaccio e non penso di disonorare Kurt in questo modo. » B: « Ti senti in colpa? » C: « Si, certo. » B: « Cosa hai fatto per lui? E cosa hai da ricriminarti? » C: « Milioni di cose. » B: « Avresti potuto fermarlo? » C:« Si. » B: « Avresti sempre potuto evitare che si uccidesse? » C: « Si... Mio Dio. » B: « Parliamo d’altro. » C: « No, no, finisci. La gente vuole sapere. » B: « Perchè pensi che si sia ucciso? C: « Perchè non poteva venire fuori dalla situazione in cui era. Ed il recupero ad una certa età non serve a niente. » B: « Credi che se non si fosse drogato sarebbe ancora vivo? » C: « Non lo so. » B: « Credi che la sua morte sia colpa tua? » C: « In un certo senso si. » B: « Perchè? » C: « Perchè non ho fatto nulla per chiamare i soccorsi, ero terrorizzata… » B: « Perchè hai provato a tirarlo fuori dalla droga e non ci sei riuscita? » C: « Si,si… Gli ho detto che aveva fatto cadere la bambina. Al telefono gli ho detto “ Hai fatto cadere la bimba. “, e lui ” Cosa?! ”, ed io ” Hai fatto cadere Frances, ed ha sbattuto la testa ”. Non le aveva fatto male, ed io non sentivo il bisogno di dirgli che non era successo niente. » B: « E pensi si sia ucciso per questo? » C: « E’ stato una delle cause maggiori... » B: « Oh, Courtney via… » C: « Penso sia stata una delle cause maggiori. Avrà sentito che non valeva più nulla. Il peso di tutti quegli anni gli sarà caduto addosso. Ricordo ancora i primi tempi quando la sua band era arrivata al successo... C’era un’atmosfera magica nell’aria... Poi il peso della fama, i giornali… » B: « Certo, qualcuno potrà aver speculato. » C: « Eravamo diversi da tutto ciò che dicevano di noi. Ma eravamo anche troppo famosi. » B: « E la tua carriera? Ha ancora un senso per te? » C: « Sarei morta se non avessi più suonato e lavorato. » B: « Sei brava? » C: « Come? » B: « Le critiche dicono che sei una brava scrittrice, più brava di Kurt Cobain. » C: « Sono una poetessa. Non avrei fatto gran chè se non fossi stata una brava scrittrice. Sai non mi avresti intervistato se avessi fatto schifo. » B: « Qual è la parola contraria per fare schifo? » C: « Essere bravi. E so che puo’ sembrare arrogante, ma e’ solo la verita’. Io sono brava. »
Si, certo, credici. Molto modesta la ragazza. E poi che acidità. Mica t'ha detto coteca.
Preso da: xxx
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