| Tratto da "Nirvana. Kill Your Friends - Testi commentati" di Gianluca Polverari e Andrea Prevignano
Questa canzone fu il singolo di lancio del nuovo cd, un brano che dimostrò subito come i Nirvana non avessero perso la bussola né svendendosi definitivamente al mercato, né proponendo un disco rumorista e inascoltabile come altre indiscrezioni avevano fatto trapelare. Semmai rivelò ancora una volta le grandi doti del gruppo nel saper utilizzare la classica formula strofa-ritornello con una personalità del tutto ineguagliata. Melodia, ruggine, follia, dolcezza sono le atmosfere che l’ascoltatore percepisce ogni volta che si avvicina a questo Lp, tutti elementi ben condensati anche nel brano in questione, non a caso votato dai fans come il migliore dei Nirvana, in un sondaggio indetto nel 2001 dal New Musical Express. E dire che “Heart Shaped Box” rischiò di rimanere fuori dal cd. Infatti Kurt aveva composto le idee base nella sua casa ad Hollywood, come tra l’altro la maggior parte di “In Utero”, ma quando le provò con il resto del gruppo assunse un andamento ben violento rispetto all’originaria struttura più tenue, e non fu soddisfatto del risultato ottenuto. Ma dopo continue sessions, la canzone si sviluppò in maniera del tutto inaspettata e convincente facendo dunque cambiare opinione sulla sua sorte. Il titolo provvisorio fu “Heart shaped Coffin” (Bara a forma di cuore), scelta ben più tetra rispetto a quella che fu la definitiva.
She eyes me like a Pisces when I am weak I’ve been locked inside your Heart-Shaped box for a week I was drawn into your magnet tar pit trap I wish I could eat your cancer when you turn black
Lei mi guarda come un Pesce quando io sono debole I sono rimasto bloccato dentro la tua scatola a forma di cuore per un settimana Fui trascinato nella tua trappola pozzo di catrame Desidero poter mangiare il tuo cancro quando diventi nera
In questa prima parte Kurt descrive in maniera visionaria il rapporto con la moglie Courtney, un’attrazione che ha meandri scuri come la pece ma che allo stesso tempo è sinonimo di forza ed unità. Il loro matrimonio si basò su atteggiamenti spesso sopra le righe partendo dal forte abuso di eroina che la coppia praticò costantemente annullandosi nel letto per giorni consecutivi. Ma non solo: svilupparono sin da subito un senso di protezione e di difesa reciproco nei confronti degli attacchi esterni, siano essi provenuti da persone amiche e del circuito musicale quanto dal mondo dei media. Non sempre Grohl e Novoselic videro di buon occhio questo legame, considerandolo insano alla luce dei continui “sconvolgimenti” che portarono spesso Kurt e Courtney ad isolarsi nel proprio mondo tenendo esclusi anche i compagni più vicini. L’ubriacatura post “Nevermind” significò grandi cambiamenti nella psiche e negli atteggiamenti di Cobain addirittura verso la stessa band. In precedenza il rapporto tra i musicisti fu quasi fraterno con letti ed appartamenti condivisi, concerti e tappe estenuanti ma sempre vissuti fianco a fianco, numerosi momenti ilari e qualche episodio teppistico ai danni di alberghi o party da cui venivano cacciati perché molesti. Ora l’atmosfera cambiò nettamente. Dopo il lungo tour in giro per il mondo che caratterizzò buona parte del ‘91 e del ‘92, i musicisti non si frequentarono molto assiduamente, anzi in alcuni casi si incontrarono solo in studio per provare nuove idee. Sia Novoselich che Grohl osservarono con amarezza e rabbia come Kurt stesse distruggendosi completamente nel gorgo dell’eroina, anche con un certo compiacimento: “Kurt e Courtney se ne stavano lì a letto, con la testa ciondolante, strafatti” – dichiarò il batterista – “mi faceva incazzare il fatto che fossero così patetici da arrivare in quello stato....Chris era sempre depresso per le condizioni di Kurt e io avevo preso le distanze per non finire travolto dalla paranoia”. Ma se qualcuno vide in sua moglie la causa della sua massima frequentazione con la polvere bianca, in verità fu lui ad istigare la donna a farne un ben più cospicuo uso, sin dagli inizi della loro relazione. Cobain suscitò costantemente, in alcune donne un istinto materno. A suo modo anche Courtney sviluppò nei suoi confronti questo sentimento come si evince proprio dal primo verso. Lei lo osserva proccupata per il suo stato fisico e viene tirato in ballo il segno zodiacale del cantante. L’uomo dei Pesci ha un carattere romantico, diligente, con desiderio di pace e che vuole dedicarsi alla professione che ama. Suonare per Kurt fu sempre una grande passione, la sua band fu tutto. Ma al momento delle registrazioni e dell’album Kurt capì che in lui stava cambiando qualcosa. L’arte si stava trasformando in lavoro, come andare in ufficio timbrando il cartellino quotidianamente. Ma, in maniera ancor più intima, sentì una carenza di stimoli, come confidò a Michael Azerrad: “Non provo più la stessa emozione nei confronti della nostra musica, sono piuttosto indifferente a questo disco. Le mie emozioni non vengono fuori. Non so se a questo punto si tratti della produzione, dell’esecuzione o solo della mia mancanza di interesse.” Dai versi espressi nella canzone si può intravedere anche una forma di soffocamento o comunque di stanchezza anche per quel che riguarda la sua storia sentimentale che percepisce castrante. Si pensi quando fu la stessa Love a volere sempre più assiduamente, quasi in una sorta di minaccia finale pena il suo addio, che lui la facesse finita con la “roba”, costrizioni sulla volontà di Kurt che invece rifiutava una lotta alla dipendenza. Il rapporto fu più che mai denso ma non poco violento come quando la polizia intervenne a soccorso della donna che li aveva chiamati perché terrorizzata dalle minacce che suo marito le stava facendo con pistola in mano, dopo una lite. Ma allo stesso tempo la moglie fu la sua musa, la sua nuova “madre” in cui trovare rifugio di fronte alle tante ansie che la fama e le pressioni provocavano continuamente. “Sono molto grato a Courtney perché mi ha aiutato a riflettere nella giusta maniera sul mio rapporto con i Nirvana” – disse Kurt – “In passato la band è stata l’unica ragione di vita, ma adesso mi sono reso conto che la mia esistenza non deve basarsi sulla band. Sono consapevole che in futuro me la potrei cavare anche senza i Nirvana”.
Hey Wait I’ve got a new complaint Forever in debt to your priceless advice
Hey, aspetta Ho un nuovo reclamo Per sempre in debito per i tuoi impagabili consigli
Nel fulminante ritornello che fa esplodere il brano, dopo una strofa compressa in bilico tra potenziale deflagrazione e costante rimando su arpeggi lenti di chitarra, Cobain urla a squarciagola una frase che tempo addietro scrisse in un bigliettino indirizzato alla sua “dolce metà”. Ma dalle grida e dallo sguardo spiritato che il cantante mostra nel videoclip del singolo, i riconoscimenti ed i consigli non sono espressi con gioia ma con nevrotica disperazione, quasi li si volesse rigettare. In questa canzone Kurt è quanto mai lacerato tra la sua voglia di dimostrare, e provare, la sua totale libertà da tutto e tutti, quanto poi disperatamente riconoscere la debolezza di non poter vivere senza Courtney, ma anche senza la droga. Perché è altrettanto veritiero che il nero della sua anima ed i continui disagi citati nei versi sono anche i fantasmi personali che trovano rifugio ed evasione nella scatola a forma di cuore, una metafora del box contenente gli “arnesi” di sballo.
Meateating orchids forgive no one just yet Cut myself on angel’s hair and baby’s breath Broken hymen of your highness I’m left black Throw down your umbilical noose so I can climb right back
le orchidee carnivore non perdonano ancora proprio nessuno Taglio me stesso sui capelli degli angeli e sul respiro di un bambino Lacerato l’imene di sua altezza mi lascia arrabbiato Lancia il tuo cappio ombelicale così che io possa tornare indietro
Le orchidee, nell’immaginario di Kurt, rappresentano la vagina, l’organo femminile croce e delizia della sua vita. Tormentato fu il rapporto con la madre, le sue fidanzate e la moglie. Ma anche di gioia grazie alla sua piccola Frances Bean. L’altro sesso è forse quello che, nonostante tutte le difficoltà, ha cercato concretamente di fare qualcosa per lui, aiutandolo anche nei momenti più critici della sua vita, che ora sta sempre più sfuggendo. Ian Curtis dei Joy Division cantava in Heart and soul “The past is now part of my future, the present is well out of hand” (“Il passato è parte del mio futuro, il presente è fuori controllo”), parole che si addicono benissimo anche allo stato d’animo di Cobain, ormai più che mai confuso da quello che avviene intorno. Il passato sembra l’unica via di fuga ad un presente grigio in cui la fama, le polemiche ed i facili entusiasmi dei suoi fans per ogni sua composizione, stanno spegnendo qualsiasi spirito creativo ed umano. L’avvento della sua figlioletta permette di offrirle ciò che lui non ha ricevuto ma soprattutto è anche un modo per tornare lui stesso bambino. Che poi il rapporto con Courtney stesse prendendo un indirizzo negativo lo si intuisce negli ultimi due versi, tra l’altro molto crudi, in cui l’imene lacerato (Courtney), quello che messo alla luce una nuova vita, viene indicato come artefice di cattivo umore. Tornare nell’”Utero”, ossia ad un’età regredita, arrampicandosi sul cordone ombelicale, che nella realtà quotidiana è ormai solo un cappio, può aiutarlo nella sopravvivenza. Novoselich dichiarò anche che la canzone e soprattutto il verso: “Lacerato l’imene di sua altezza mi lascia arrabbiato” è un atto di accusa politico nei riguardi di un disegno di legge che prevedeva la denuncia per chiunque parlasse dell’organo femminile di fronte o con un teenager. Questa provocazione ha un’analisi ancor più forbita nei diari di Cobain dove, parlando di questo brano, si cita la teoria della vagina fiore di Camile Paglia, professoressa italo-americana autrice nel ‘90 del libro “Sexual personae, da Nefertiti ad Emily Dickinson”. In questo testo l’autrice evidenzia come ci sia uno stretto legame tra l’arte e la natura. Apollo è il dio dell’ordine sociale, Dinosio dello sconvolgimento e della libertà. La Natura è vista come femminimo che deve essere controllato nel continuo scontro tra razionalità ed istinto in cui gioca un ruolo predominante l’erotismo. Le pulsioni sessuali dirompenti che spiazzano il maschio nell’ordine delle sue cose sono causate da figure come la donna vampiro o la femme fatale, attrazioni pericolose a cui l’uomo pone un freno creando una struttura di difesa in cui entra in campo l’intelletto e la razionalità che utilizzano come armi principali la scienza e la tecnica. L’intera società occidentale ha questa corazza, un maschilismo dominante che non è oppressione bensì una barriera dalle continue tentazioni ed il conseguente caos derivante dalla vagina, qui descritta proprio come un fiore che può portare alla morte (“orchidee carnivore”). L’arte talvolta gioca un ruolo di catarsi dai propri istinti, dando forma e sostanza ai desideri erotici o pornografici più reconditi, ed il rock in questo senso è una perfetta valvola di sfogo. Come ben si sa Kurt fu un acceso sostenitore dei diritti delle donne, degli omosessuali e di tutti i diversi, quindi l’aggancio con questa pubblicazione, tra l’altro criticata o comunque non recensita seriamente dai critici statunitensi, volle essere un ulteriore attacco alla maggioranza ipocrita del suo paese. “Heart shaped box”, con tutti i suoi rimandi intimisti quanto intellettuali e sociali, si rivela proprio una canzone senza speranza e dolorosa, una situazione esistenziale sconnessa ma, artisticamente parlando, ancora molto espressiva. Il canto del cigno.
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